Cadrò, sognando di volare
di Fabio Genovesi
ed. Mondadori
2020
298 pag.
Romanzo
Quasi trecento pagine, ma che scorrono veloci.
Se poi, si ha la fortuna come il sottoscritto di aver vissuto il periodo in cui è ambientato,con la stessa età del protagonista ( o meglio, uno dei protagonisti ) ci si immedesima che è un piacere!
Siamo nel 1998, e seguiamo le vicissitudini di un indeciso ventenne alle prese con il servizio civile.
E un indomabile prete ottuagenario.
I due sono uniti dalla passione per il ciclismo.
E che ciclismo ---
Già, perchè il 1998 , per questo sport è un anno indimenticabile.
E' l'anno di Pantani.
In cui vinse , prima il giro d'Italia e poi il tour de France, entrando per sempre nella leggenda.
Per me, la grande bravura di Genovesi, sta nell'aver scritto due libri.
Uno di formazione, molto bello ed educativo.
L'altro, sulle imprese del ciclista pirata, con una profonda e sentita passione che si respira ad ogni parola.
Ed è riuscito a unirli insieme, in modo funzionale e omogeneo.
Raccontando il tutto con uno stile davvero piacevole.
Facendoli diventare un gran bel romanzo motivazionale, che si legge tutto d'un fiato.
La frase
" e' la storia di un'altra estate, quella del 1998, quando una piena di emozioni ci ha travolti e rovesciati su una terra ignorata, che non raggiungi seguendo rotte o calcoli, ma solo con la pazzia dell'improvvisare, del seguire sogni e sensazioni. "
Il mio voto ( da 0.1 a 6 )
5.2
Alla prox lettura ...
